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Grande festa in Messico, è il Giorno dei Morti

Orsetta Bellani, Il Venerdì (Foto: O.B)

Ogni anno le bancarelle iniziano ad aprire quando il sole si affaccia dietro un monte degli Altos de Chiapas. Vendono dolci, tacos, carne fritta: sin dalle prime ore del mattino i bambini passeggiano con lo zucchero filato e la ruota panoramica inizia a girare, le famiglie passeggiano. La scena osservata in passato intorno al cimitero del Romerillo di San Juan Chamula, un paese del Chiapas, nel Sud del Messico, si ripeterà oggi lì e in altre centinaia di località sparse per tutto il Paese. 

Il giorno dei Morti in Messico è diverso da qualunque altra parte del mondo. Non è che in questo Paese la gente adori la morte né che la prenda alla leggera: piuttosto, qui tutti onorano i propri defunti  in questa maniera e cercano di stabilire un contatto con loro. Per questo nelle case si preparano altari con le foto dei defunti, fiori, candele, addobbi dai colori sgargianti: succede nei villaggi come nelle grandi città e nelle famiglie di tutte le classi sociali.

Foto: Orsetta Bellani

Nei cimiteri i petali di cempasúchil – il fiore tipico della giornata, simile al nostro garofano, di colore arancione – vengono sparsi sulle tombe fino a coprirle interamente: illumineranno il cammino di ritorno delle anime dei morti, che saranno guidate dal profumo dei fiori. 

Intorno alle tombe vengono disposti incenso e candele, ma anche dolci, frutta e cibo, bicchieri con bibite e liquori. Si scelgono i cibi e le bevande preferiti dal morto per farlo contento quando, nella notte, tornerà per ricongiungersi con i suoi cari. All’arrivo, di buon mattino, le famiglie tolgono le assi di legno che coprono le tombe e “aprono la porta” ai defunti, permettendo alle loro anime di tornare per visitare i propri cari. Vari gruppi di musicisti si aggirano per i cimiteri, sperando che le famiglie offrano loro soldi: ci sono anche sono danzatori e musicisti che ballano intorno ai sepolcri, invitando le anime a tornare. 

Questa festività ha origini antichissime e si differenzia da Halloween, dove vengono rappresentati spiriti malvagi, mentre el dia de los muertos accoglie i morti con gioia: l’idea è stare ancora insieme, anche solo per un giorno.

Articolo pubblicato sul Venerdì di Repubblica il 1 novembre 2024.

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